Velocità: | 314,300 km/h |
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Frenata: | a 100km/h 34,400 m |
Accelerazione: | 0-100km/h: 3″73 0-1000m: 21″10 |
Consumo: | autostrada: 7,639 km/l urbano: 5,657 km/l |
Ripresa: | da 80 a 120km/h in VI 2”68 |
Giro di pista: | 2’46”00 |
Ebbene, sapete cos’ha combinato questo esemplare sulla nostra pista di handling a Balocco? Alla faccia della sua taglia forte, la SpecV ha stampato sul nostro cronometro uno strepitoso 2’46” netto, ovvero lo stesso tempo di una 911 GT3 3.8 (1493 kg per 435 cv), tre decimi meglio di una 430 Scuderia (1383 kg per 510 cv) e un secondo più forte di una Gallardo LP560-4 (1546 kg per 560 cv).
Dove sta il trucco? Di irregolarità, chiamiamole così, non ce ne sono e ve lo possiamo garantire, perché proprio in occasione della prima prova della GT-R mettemmo la vettura sul banco a rulli proprio per assicurarci che il motore non spremesse più cavalli del dichiarato, e difatti filò tutto liscio. La SpecV non è stata messa a banco, ma considerate le prestazioni che abbiamo rilevato — soltanto leggermente migliori della versione standard, come promesso dalla scheda tecnica — anche questo esemplare risulta “pulito”.
Nessun trucco, dunque, bensì la riconferma di un progetto assolutamente strepitoso, che consente appunto a una sportiva a trazione integrale dalla massa molto elevata di garantire performance pari a quelle di sportive più potenti, più leggere e in certi casi orientate alla pista in maniera più spinta. Una ripartizione dei pesi azzeccata, una motricità pazzesca data dall’originale schema 4x4 e non di meno un propulsore straordinario, rendono possibile tutto ciò. E queste considerazioni riguardano la GT- R in generale, non soltanto la SpecV.
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